Menaresta, le birre artigianali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
La genuinità, la qualità e l'autenticità dei prodotti che offre il Vinodromo Bistrot, sono anche nelle nostre birre artigianali, le birre Menaresta, birrificio artigianale di Carate Brianza in provincia di Milano. Un'altra piccola gemma dell'eccellenza alimentare italiana.
 
Sulle bottiglie delle birre Menaresta, un logo che riporta a manzoniane memorie, la  “sperada', tipica acconciatura femminile in uso in Brianza fino all'inizio del '900 e che in molti ricorderanno sul capo di Lucia Mondella, eroina dei 'Promessi Sposi'. Dal logo al nome di queste birre che prende spunto dalla sorgente del fiume Lambro, appunto la Sorgente Menaresta, che si trova in un magnifico lariceto da dove sgorga un'acqua purissima, come purissima è la birra che il Vinodromo offre ai suoi clienti
 
La birra Menaresta è una birra di alta qualità, sia dal punto di vista del "carattere" che è in grado di esprimere, sia dal punto di vista organolettico-nutrizionale. È una birra artigianale, e questo dà subito la percezione, a chi vi si avvicina, di genuinità e tradizionalità, valori oggi sicuramente apprezzati. È birra "cruda", cioè non pastorizzata, e questo certamente è un valore aggiunto.
 
Queste le birre Menaresta che potete gustare al Vinodromo
 
Birra bianca leggera fatta con malto d’orzo frumento e segale, simile, per aroma e freschezza, a una Weisse, ma meno dolce. Il colore è chiaro opalescente, la schiuma fine e compatta; al naso sprigiona marcati sentori di lievito e crosta di pane, associati a profumi di frutto e a leggeri richiami floreali, erbacei e di spezie. È fresca e dissetante, beverina; invoglia alla bevuta e dona lunghe sensazioni retrolfattive. Ideale con stuzzicheria da aperitivo. 
 
 
 
Birra chiara con buona presenza di luppolo, a metà strada tra una Ale inglese e una Blonde d’abbazia. Il colore è dorato carico, leggermente velato, la schiuma fitta e persistente. Fine nelle percezioni olfattive offre intense e variegate note floreali, che si amalgamano bene coi toni mielosi e con gli accenti erbacei ed agrumati. In bocca è fresca e morbida: domina la tendenza amarognola, evocante ricche sensazioni vegetali. Da abbinare con salumi freschi, antipasti anche di mare, primi di verdura, carni bianche, dolci poco elaborati tipo torta alla ricotta. 
 
 
è una golden ale, birra di radice inglese, ma trapiantata in Brianza; è chiara e leggera, secca e profumata, molto beverina con dentro la freschezza erbacea dei campi e la delicatezza dei fiori, ma anche la fragranza della crosta di pane. 
 
 
Felina
Birra belga d’abbazia con tono molto inglese, dal colore ambrato carico, bella limpidezza e schiuma fitta e durevole, con leggera speziatura di cannella: tale ingrediente si ritrova senza invadenza nel profumo, accompagnato da tenui sensazioni di miele e da più decisi sentori resinosi e di frutto maturo. Colpisce per la facilità di bevuta, in un vivace gioco di dolce e amaro, in cui prevale l’amaro con toni tostati. Lascia un’impronta di notevole durata. Da abbinare a primi e secondi piatti strutturati e aromatici, formaggi stagionati e a pasta cotta, pasticceria secca di buona complessità.
 
 
Un’originale versione di Barley Wine (letteralmente: vino di orzo), ottenuto rifermentando in botte la nostra BockstaeleDirk con aggiunta di ulteriore polpa di carruba e malti caramello, e impiego di lievito da vino; la birra è invecchiata in barrique 5 mesi e maturata altrettanti in bottiglia. Stupiscono i sentori di passito e vin dolce, l’intensità e la complessità del fruttato maturo, pur nella freschezza e levità mantenute, tipiche di una birra. Bevanda preziosa. Da centellinare in piccoli calici.
 
 
 
Una black ipa: a tutti gli effetti una india pale ale di nuova concezione, con luppoli americani a go go, ma con impiego di malti scuri torrefatti, che conferiscono alla birra il carattere "black". Il profilo organolettico è un mix di frutta esotica e aromi tostati. Amara! Non si smette mai di berla.
 
 
 
 
è una stout, scura di origine anglosassone, dal forte aroma tostato e dal corpo leggerissimo, tradizionalmente da grande bevuta. Pan Negar - a richiamare il forte legame della birra con il pane - era il pane più povero dei contadini, quello nero, fatto con la farina integrale di segale o con il grano saraceno. Una birra con manciata di grano saraceno.

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